Agostino Orizio: gli eventi per il centenario

Il Festival Pianistico, il Comune di Brescia e il Comune di Cazzago San Martino presentano gli eventi che accompagneranno al traguardo del 100esimo anniversario della nascita del maestro Agostino Orizio, il 15 maggio 2022. Grazie al sostegno dei due Comuni e di Fondazione della Comunità Bresciana, Fondazione UBI Banco di Brescia, Fondazione ASM, Pedrini, Teletutto e Musicom.it, il Festival ha ricordato il proprio fondatore lo scorso 19 aprile con lo straordinario concerto di Martha Argerich, il 20 aprile con il recital di Arcadi Volodos e con la programmazione – tuttora in corso ogni sabato sera su Teletutto – di alcuni dei più significativi concerti del Maestro.

Rimandato a data da destinarsi per cause di forza maggiore l’appuntamento in Salone Vanvitelliano di venerdì 6 maggio alle ore 18 con l’attore Filippo Garlanda accompagnato dal pianista Federico Colli.

Concerto per il centenario della nascita – 14 maggio

La vigilia dell’anniversario, sabato 14 maggio alle ore 21 nella chiesa parrocchiale di Cazzago San Martino, le celebrazioni raggiungeranno il loro culmine con il concerto dedicato alla memoria del Maestro. Il luogo scelto è particolarmente significativo: proprio nella chiesa franciacortina il Maestro venne battezzato nel 1922, da bambino accompagnava la liturgia all’organo, partecipava alla vita della comunità con la famiglia e  per 5 mandati nelle vesti istituzionali di sindaco, ed è infine dove venne celebrato il suo funerale nel 2014.

“Agostino Orizio è stato un vero leader, non solo nella musica, nel ruolo di direttore d’orchestra, ma anche come sindaco ha saputo tenere uniti i suoi assessori come una vera squadra durante i suoi mandati – ricorda il sindaco di Cazzago Fabrizio Scuri, sostenitore del centenario – Per Cazzago l’appuntamento del 14 maggio rappresenta un ritorno a fare musica e cultura nel ricordo del Maestro”.

Presente anche il sindaco di Brescia Emilio Del Bono, in prima linea nel ricordo del fondatore del Festival: “Credo che la capacità organizzativa di Agostino Orizio nell’inventare il Festival avesse molto a che vedere con la sua sensibilità politica e amministrativa. Perché per organizzare attività culturali bisogna avere una grande sensibilità nei confronti della dimensione pubblica. La cultura infatti non può essere introversa, rivolgersi a un pubblico ristretto. La capacità di Orizio di portare a Cazzago i più grandi interpreti mondiali è stata specchio di questa sua predisposizione nel mettere a disposizione della collettività la cultura, prima a Cazzago e poi in città”.

Una serata irripetibile composta da una narrazione immersiva che include musica, canto, light design e recitazione.

Il pubblico verrà accolto dal concerto delle campane, considerate dal Maestro la ‘prima musica’ della comunità, e poi dal corpo musicale ‘M° Pietro Orizio’ – che porta il nome del padre di Agostino, apprezzato musicista – che accompagnerà l’ingresso del pubblico sotto la direzione di Domenico Coradi.
La luce, curata dal light designer Stefano Mazzanti, scandirà i diversi momenti delle performance, diventando essa stessa protagonista.

La musica sarà affidata agli archi della Filarmonica del Festival – orchestra che ha raccolto l’eredità dell’Orchestra Gasparo da Salò fondata da Orizio – diretti dal maestro di concerto al violino Alberto Martini con solisti Giulia Cerra al violino, Cristina Monticoli all’oboe e Massimo Mercelli al flauto.

I brani musicali saranno intervallati dall’attore Filippo Garlanda, che leggerà degli estratti del monologo Il Secolo di Agostino Orizio, commissionato per l’occasione. Il testo è frutto di un intenso lavoro di ricerca di Carlo Susa, drammaturgo e docente universitario, e ripercorre attraverso cinque ‘quadri’ la vita del Maestro bresciano. Partendo dal presupposto che molti abbiano conosciuto Orizio nella sua veste istituzionale di fondatore e direttore del Festival Pianistico, il racconto si concentra soprattutto su alcuni aspetti della sua infanzia e gioventù a Cazzago San Martino e sui crocevia della sua vicenda umana di artista e animatore culturale. L’intento è quello di contribuire a ricordare il carattere e la passione di un uomo che ha lasciato una traccia profonda nelle comunità di persone delle quali ha fatto parte. La regia della serata è affidata a Giacomo Andrico e ad Enzo Mologni.

Altro elemento di spicco della serata saranno le voci bianche de I Piccoli Musici di Casazza, diretti da Mario Mora, protagonisti ogni anno del concerto di Natale nella Basilica di Assisi della Rai. Anche il canto ha un ruolo simbolico all’interno della serata: proprio nell’accompagnamento del coro di Cazzago il Maestro mosse i primi passi verso la direzione.

In programma alcuni dei compositori più amati dal Maestro – Vivaldi, Mozart, Marcello, Bach – a cui verrà affiancata una nota di contemporaneità con il Cantico di Jean Racine di Fauré e The Lord bless and keep you di Rutter.

Una serata dal forte impatto visivo che supererà anche i confini di Cazzago: domenica 15 maggio infatti, 100esimo compleanno del Maestro, Teletutto trasmetterà lo spettacolo in prima serata alle ore 20.30.

Scopri il programma e le modalità di ingresso

Il documentario

Già anticipato dalla proiezione di un breve estratto durante le serate del 19 e del 20 aprile, il documentario ‘Agostino’ vedrà la luce nel corso del 2022. Il documentario, che vede la regia di Diego Veneziano (già regista della fortunata docuserie Con le note sbagliate), racconta la figura poliedrica del Maestro bresciano: il pianista, il direttore d’orchestra, l’abile direttore artistico, il sindaco e il promotore di attività culturali ma anche – e soprattutto – l’Agostino uomo, padre e marito. La narrazione si dipanerà tra immagini di repertorio e testimonianze di artisti, sostenitori del Festival, figure istituzionali e collaboratori che hanno conosciuto il Maestro e ne racconteranno aneddoti e ricordi.

Il progetto dell’archivio

In fase di programmazione un secondo ciclo di concerti, tratti dall’archivio audiovisivo del Maestro, che andranno in onda nei prossimi mesi su Teletutto. Una prima anticipazione del progetto di conservazione e digitalizzazione di un archivio composto da oltre 200 ore di registrazioni, realizzate in un periodo compreso tra il 1975 e gli anni Duemila, che vedono il Maestro dirigere grandi artisti internazionali. Ancora in fase ideativa la sede di questo enorme patrimonio audiovisivo. La famiglia sta riflettendo sulla valorizzazione della casa di famiglia di Cazzago grazie alla consulenza dell’architetto Giorgio Palù, designer esperto di spazi per la cultura con all’attivo importanti progetti quali, l’Auditorium Arvedi, il Museo del Violino e il Museo Diocesano di Cremona.