Programma e calendario 2011

Liszt e Mahler: la musica dell’avvenire

Nel 2011 hanno luogo le celebrazioni di due grandi anniversari musicali: il bicentenario della nascita di Franz Liszt e il primo centenario della scomparsa di Gustav Mahler. La 48sima edizione del Festival ha inteso commemorare i due celebri compositori abbracciando in un solo sguardo le loro visioni poetiche, assai dense di contenuti e ancor oggi cariche di spunti di riflessione.

Ad un primo approccio le personalità di Liszt e Mahler parrebbero assai distanti fra loro: il più carismatico virtuoso della tastiera dell’Ottocento contrapposto al più originale sinfonista dei primi anni del Novecento. Ma a un esame più approfondito non è difficile trovare fra i due artisti un denominatore comune nella prorompente spinta al rinnovamento artistico, riassumibile nell’efficace formula della “musica dell’avvenire”.

Se i nomi di Sokolov, Lupu, Schiff, Berezovsky, Volodos, Lortie, Romanovsky non erano nuovi per il pubblico del Festival, molti erano gli artisti alla loro prima partecipazione. Fra i pianisti figurano Olga Kern, affascinante virtuosa della tastiera, il siciliano Giuseppe Andaloro, Dejan Lazić, il bresciano Federico Colli e il britannico Benjamin Grosvenor, giovani di grandissimo talento. Per la prima volta al Festival anche la cantante Eteri Gvazava e la violinista olandese Janine Jansen, che ha interpretato il Concerto n.2 di Šostakovič insieme alla Frankfurt Radio Symphony Orchestra.

È curioso notare come soprattutto in campo orchestrale si siano concentrati i debutti, a partire dal concerto inaugurale affidato alla Swedish Radio Symphony Orchestra e al suo Direttore principale Daniel Harding con la Nona Sinfonia di Mahler.  A seguire hanno esordito al Festival la Tchaikovsky Symphony Orchestra, la Czech National Symphony, la Frankfurt Radio Symphony e il suo Direttore principale Paavo Järvi ed infine la neonata Brescia Orchestra con il direttore Ezio Rojatti. Costituiva invece un atteso ritorno quello della Budapest Festival Orchestra, uno dei complessi più apprezzati dalle maggiori istituzioni musicali mondiali.

Da tempo Uto Ughi è uno dei beniamini del pubblico di Brescia e Bergamo. Quest’anno il celebre violinista era impegnato con l’Orchestra del Festival, diretta da Pier Carlo Orizio, in due concerti, il 26 maggio a Bergamo – legato alle celebrazioni per l’Unità d’Italia in collaborazione con il Comitato “Bergamo per i 150 anni” – e il 28 maggio a Brescia, tradizionale appuntamento in memoria delle Vittime di Piazza della Loggia, nel corso del quale al Maestro Ughi è stato conferito il Premio Arturo Benedetti Michelangeli.