Programma e calendario 2012

Brahms, il conservatore progressista

La 49sima edizione del Festival ha avuto in Johannes Brahms il fulcro tematico. Un approfondimento dedicato al grande compositore tedesco mancava al Festival da qualche anno e il Direttore artistico Pier Carlo Orizio ha ritenuto fosse il momento ideale per tornare ad analizzare uno dei musicisti più importanti dell’Ottocento, cronologicamente così vicino a Liszt e a Mahler (oggetto di studio dell’edizione precedente), eppure tanto distante dal punto di vista estetico.
Il titolo ossimorico Brahms, il conservatore progressista voleva porre l’accento sulla complessità della figura di Johannes Brahms, uomo capace di guardare al passato con occhio illuminato. L’aggettivo “progressista” rimandava in maniera esplicita alla definizione che Schönberg diede in un suo saggio del musicista di Amburgo, ponendosi in modo nuovo rispetto a colui che fino ad allora era stato considerato principalmente come grande depositario della tradizione classica.

Tra gli artisti ospiti: Grigory Sokolov e Yuja Wang, Carlo Guaitoli, Benedetto Lupo, Yefim Bronfman e la stella del violoncello Mischa Maisky, insignito del Premio Arturo Benedetti Michelangeli 2012.

Ospite per la prima volta al festival, la Mahler Chamber Orchestra, la compagine fondata da Claudio Abbado, con Leif Ove Andsnes nel ruolo di direttore e solista nel Primo e Terzo Concerto per pianoforte di Beethoven. Tra le altre orchestre, la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Pier Carlo Orizio con solista Rudolf Buchbinder.

Prologo straordinario della 49ª edizione è stato, giovedì 26 aprile a Brescia, il concerto della Chicago Symphony Orchestra diretta da Riccardo Muti, evento che ha dato idealmente il via alle celebrazioni per il cinquantenario dell’anno successivo.
Con Roma, Napoli e Ravenna, Brescia è stata una delle quattro città italiane toccate dalla prima tournée italiana di Riccardo Muti con la Chicago Symphony Orchestra da quando il Maestro ne ha assunto la direzione musicale. Un avvenimento di eccezionale rilevanza, un’occasione unica e irripetibile per il nostro Festival e per Brescia.

Ma il Festival 2012 non era solo Johannes Brahms. Vi era un mini-percorso dedicato a compositori italiani contemporanei con alcune prime esecuzioni. Mercoledì 9 maggio, al Teatro Sociale di Brescia, Pier Carlo Orizio ha guidato l’Orchestra del Festival in un programma che prevedeva, insieme agli Uccelli di Ottorino Respighi e al Concerto in do maggiore per violoncello di Haydn, Giovanni Sollima solista, prime esecuzioni di brani di Raffaele Cacciola e Marco Betta.
La prima esecuzione della Seconda Sonata per pianoforte di Carlo Boccadoro, pezzo commissionato dal Festival, era inserita invece nel programma del già citato Carlo Guaitoli.

La 49ª edizione ha vissuto il suo ultimo atto al Teatro Sociale di Bergamo con il concerto celebrativo dei 60 anni dell’Associazione Europea dei Festival, della quale il Festival di Brescia e Bergamo è membro dal 1987. Un omaggio a Debussy che ha visto come principali protagonisti Catherine Spaak, voce recitante ne Les Chansons de Bilitis, il flautista Massimo Mercelli e il pianista Giuseppe Albanese.