Oltre il concerto – Le introduzioni all’ascolto al Teatro Donizetti

Il Festival continua la sua programmazione al Teatro Donizetti per questa 59esima edizione. Dopo il concerto inaugurale che ha trasportato il pubblico nell’atmosfera del Novecento e la prima conferenza in Sala Tremaglia con i docenti dell’Università degli Studi di Bergamo, il Festival sperimenta un ulteriore momento di divulgazione per il proprio pubblico con le introduzioni di ‘Oltre il concerto’.

Ogni sera di concerto al Donizetti, a partire da giovedì 5 maggio, per gli abbonati e gli spettatori serali sarà offerto un momento di introduzione in Sala Tremaglia dalle ore 19.15, della durata di circa mezz’ora. A guidare i partecipanti Stefano Lania, che negli scorsi anni ha ricoperto il ruolo di direttore artistico dell’Associazione Sala Greppi.

L’obiettivo è proporre agli spettatori, soprattutto per i frequentatori saltuari e per coloro che sono ai primi approcci con la musica classica, qualche elemento che permetta di orientarsi meglio all’interno dei brani, di cogliere le relazioni esistenti con le altre composizioni in programma.

“Le introduzioni non avranno un carattere specialistico, ma mirano a presentare l’imminente ascolto con un metodo differente e più colloquiale. La brevità delle introduzioni non permetterà di essere esaurienti, ma avrà lo scopo di avvicinare ancor più il pubblico alla musica, stimolando un ascolto consapevole e partecipato, che inviti all’approfondimento personale” spiega Lania.

Durante le guide all’ascolto saranno anche proposti esempi musicali, sia con musica registrata sia al pianoforte: gli spettatori potranno così individuare i differenti temi, come questi siano sviluppati e posti in relazione fra loro.

“Gli esempi sonori sono equivalenti agli esempi visivi dei documentari: osservare come è costruito un oggetto, come è stato dipinto un quadro o come è stato progettato e costruito un monumento, trova il suo corrispondente nell’esempio musicale – aggiunge Lania – L’attenzione al particolare svela gli elementi basilari del brano e, forse, aiuta ad apprezzarlo ancora di più”.