Il direttore artistico del Festival, Pier Carlo Orizio, debutta a Londra il 16 ottobre con la Royal Philharmonic Orchestra, all’interno della Cadogan Hall, prestigiosa sala di cui la Royal è orchestra residente.

Pier Carlo Orizio e Federico Colli a Londra – Courtesy of Musicom.it
Il Maestro Orizio dirige per la seconda volta una delle più importanti orchestre mondiali, dopo le due date dello scorso maggio all’interno del 56° Festival con solista Alexander Romanovsky. Solista del concerto il bresciano Federico Colli, uno tra i più talentuosi concertisti under 40 sulla scena internazionale.
Colli è uno dei grandi talenti a cui il Festival è più affezionato. Ha debuttato al Festival nel 2011, l’anno prima di vincere il prestigioso concorso di Leeds, per poi tornare altre 4 volte, l’ultima delle quali come solista diretto da Valery Gergiev agli Arcimboldi di Milano nel 2018.
Orizio e Colli si sono esibiti insieme solo una volta fuori dall’Italia, a Città del Messico nel 2013 con l’Orquesta Filarmónica de la UNAM.
“La sintonia non manca – racconta Orizio – Con Federico abbiamo fatto tanti concerti assieme, ma è la prima volta che affrontiamo Grieg. Il talento di Federico parla, è originale: ha una particolare visione della musica che, unita alla qualità del suono, ricca di sfumature, rende la sua interpretazione sempre fresca e nuova”.
Il programma, dalla grande tensione romantica, si collega all’ultima edizione del Festival: l’Overture della Genoveva di Schumann e la Sinfonia n.4 di Brahms.
“Questa è stata l’ultima opera sinfonica di Brahms, e lui lo sapeva – spiega Pier Carlo Orizio – Nel finale Brahms utilizza una forma barocca, la passacaglia. Parlando di “Grandi romantici” (che è proprio il titolo del concerto londinese) è molto particolare che un compositore romantico, proprio alla fine della sua carriera, scelga una forma che romantica non è, anzi. La passacaglia è una forma in qualche modo di “autolimitazione”, essendo una delle forme più definite che si possano avere nella musica. È come se Brahms avesse voluto auto-imporsi dei paletti per frenare l’impeto della sua musica e penso sia molto affascinante”.

Pier Carlo Orizio e Federico Colli durante le prove alla Cadogan Hall – Courtesy of Musicom.it
Chiude il programma il Concerto di Grieg, di cui è leggendaria l’interpretazione di Arturo Benedetti Michelangeli, eseguita nel 1965 a Londra con la New Philharmonia Orchestra diretta da Rafael Frühbeck de Burgos.
Il prossimo 17 dicembre, Colli si esibirà nuovamente con Orizio e la Filarmonica del Festival per la decima edizione del “Concerto per i bambini”, il concerto di beneficenza a favore della associazione bresciana “Una mano per i bambini onlus”.