Un Festival da tutto esaurito

È calato il sipario sulla 58esima edizione del Festival, che in 49 giorni ha coinvolto 14 location per un totale di 37 concerti e 174 artisti ospitati.

Un Festival chopiniano, più estivo rispetto al solito, con un cartellone che ha registrato il tutto esaurito nel 95% degli eventi. Grande la soddisfazione da parte dell’organizzazione: “Non era un risultato scontato in un periodo di ripresa dello spettacolo dal vivo. Ci teniamo a ringraziare in primis il nostro affezionato pubblico, soprattutto i nostri abbonati, che hanno capito le difficoltà organizzative che abbiamo dovuto affrontare nei mesi scorsi – racconta il direttore artistico Pier Carlo Orizio – Altro grande ringraziamento va a tutti gli enti e le aziende che ci hanno sostenuto. Il mecenatismo e la sensibilità verso l’arte diventano oggi sempre più un segno di grande senso civico, la nostra comunità deve riappropriarsi della bellezza dello spettacolo dal vivo”.

Oltre ai grandi nomi internazionali ritornati a Brescia e a Bergamo, il Festival continua a ospitare giovani promesse della scena musicale: un terzo dei pianisti ospitati nel cartellone principale ha meno di 35 anni, così come oltre il 70% dei musicisti della Filarmonica, orchestra in residenza impegnata in 4 concerti. Sempre attivo è infatti il sostegno ai giovani professionisti del mondo musicale, particolarmente colpiti negli ultimi 2 anni dalla chiusura dei teatri.

 

Il Festival ha mantenuto inoltre il proprio impegno nei confronti della città, collaborando con le Amministrazioni comunali per uscire dai teatri con varie iniziative: a Bergamo al Lazzaretto, in Università e nell’hinterland con Festival e dintorni a Mozzo, Vertova, Nembro e San Pellegrino Terme; a Brescia in Piazza della Loggia, in Broletto, nel chiostro del Museo Diocesano, in Conservatorio e nella Chiesa di San Francesco, teatro di due prime assolute.

Verso il 2022, il centenario della nascita di Agostino Orizio

Nel 2022 non solo inizierà l’importante percorso di avvicinamento verso il traguardo del 60esimo Festival e di Capitale italiana della Cultura, ma il Festival ricorderà in particolare i 100 anni della nascita del suo fondatore, Agostino Orizio.