Armonie sospese – Festival 2020

Grandi nomi per l’edizione 2020: oltre a Martha Argerich, figurano solisti quali Grigory Sokolov, Arcadi Volodos e Alexander Lonquich. Tra le orchestre, storico il ritorno della Philharmonia Orchestra, che verrà diretta da Pier Carlo Orizio con solista Giuseppe Albanese, già affiancato alla Filarmonica del Festival durante la prima tournée italiana dello scorso novembre, la Russian National Orchestra diretta da Mikhail Pletnev in un programma “manifesto” del tema di quest’anno, e la Athens State Orchestra con solista Federico Colli.

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La storia del Festival è indissolubilmente legata alla figura di Arturo Benedetti Michelangeli di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Agostino Orizio plasmò nel 1964 la prima edizione proprio in omaggio ai 25 anni di insegnamento di ABM. All’interno di questa 57° edizione sono numerosi i riferimenti al Maestro, a partire dall’inaugurazione del 25 aprile con Martha Argerich, interprete del Concerto in sol di Ravel: «Arturo Benedetti Michelangeli è stato il più autorevole interprete del repertorio francese e in particolare questo brano – racconta il direttore artistico Pier Carlo Orizio – e alla sua memoria vogliamo dedicare il concerto. All’interno di tutto il programma abbiamo previsto alcuni brani cari al repertorio del Maestro, come i concerti di Grieg e Liszt, che saranno oggetto di una ricerca storica a cura del Centro di documentazione Arturo Bendetti Michelangeli».

Arturo Benedetti Michelangeli

Arturo Benedetti Michelangeli in concerto

All’interno del volume annuale del Festival saranno pubblicati inoltre vari scritti dedicati al Maestro: un saggio di Piero Rattalino e, sempre a cura del Centro ABM, un ricordo del concerto del 1980 a Teatro Grande, ultima esibizione italiana del grande pianista. «In modo particolare ricorderemo l’unico concerto che Michelangeli tenne in Italia dopo il 1968, concerto voluto con forza da mio padre che aveva previsto, d’accordo col Maestro, ben tre date. Ne andò in porto una soltanto, il 16 giugno 1980, ma fu un evento di straordinaria importanza per la città di Brescia» conclude Orizio.

A Brescia, in collaborazione con il Centro Teatrale Bresciano presieduto da Camilla Baresani, verrà organizzata un’appassionante lezione-evento sulla vita del Maestro destinata alle scuole, che si inserirà all’interno di un calendario più ampio di manifestazioni composto da conferenze e prove aperte.

L’attenzione per i giovani talenti che contraddistingue il Festival – basti pensare alle prime italiane di Alexandra Dovgan e Ivan Bessonov della scorsa edizione – trova un ulteriore respiro internazionale nella rassegna dedicata alla giovane scuola russa con i Concerti nel Chiostro del Museo Diocesano di Brescia, 4 appuntamenti serali dal 10 al 13 giugno.
E sempre nella direzione di un Festival valorizza la formazione si rinnova il legame con i Conservatori delle due città attraverso i Concerti con i giovani talenti dei Conservatori di Brescia e di Bergamo.

Introdotti per la prima volta nel 2019, gli appuntamenti di Giovani talenti e Dintorni con gli studenti del Conservatorio Donizetti sono rinnovati nei comuni di Gorle, Nembro, San Pellegrino Terme e Mozzo, offrendo così un’ulteriore occasione musicale.

Al calendario dei due teatri cittadini si aggiungono come consueto gli appuntamenti in provincia, volti a promuovere la musica al di fuori dei teatri cittadini, coinvolgendo territori e comunità più ampi. La formula consolidata di Festival e Dintorni vede anche quest’anno 5 date nell’hinterland bergamasco durante il mese di maggio e approda per la prima volta anche nel bresciano con 2 concerti a Rezzato e Cellatica.