Il Novecento attraverso lo specchio musicale

Il Festival Pianistico e le Università insieme per un ciclo di conferenze

Il Festival Pianistico, l’Università degli studi di Bergamo e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia presentano il ciclo di conferenze e tavole rotonde intitolato Il Novecento attraverso lo specchio musicale. Gli incontri, tenuti da docenti dei due atenei, mirano a esplorare il contesto del primo Novecento, tema della 59esima edizione del Festival, prendendo spunto dalle opere musicali in cartellone per sondarne le intersezioni non solo con l’arte e la letteratura, ma anche con la politica e l’economia.

«Per prepararci all’appuntamento di Capitale italiana della Cultura, abbiamo voluto mettere in moto diverse sinergie con gli altri attori culturali delle città – spiega la presidente Daniela Gennaro Guadalupi – Questo ciclo di conferenze affianca la musica di Novecento Suite arricchendola con contaminazioni di saperi complementari, quali arte, letteratura e storia. Un preludio a una collaborazione che si organizzerà in maniera ancora più articolata l’anno prossimo».

Il ciclo è realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cav. Lav. Carlo Pesenti.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti disponibili nel rispetto delle norme anti-contagio.

BERGAMO

A Bergamo gli incontri saranno ospitati dalla Sala della musica Tremaglia del Teatro Donizetti. Ad anticipare il concerto inaugurale della 59esima edizione del Festival giovedì 21 aprile alle 17.30 la conferenza Le musiche per pianoforte nel primo Novecento, condotta da Virgilio Bernardoni, docente di musicologia dell’Università di Bergamo.

Martedì 10 maggio alle 17.30, il ciclo prosegue con la tavola rotonda Arti, politica, economia fra antico e nuovo Occidente. Partecipano lo storico Roberto Pertici, l’economista Stefano Lucarelli, lo studioso di letteratura Franco Brevini e lo storico del cinema Adriano D’Aloia. Come introduzione al recital di François-Joel Thiollier dedicato interamente al pianista-compositore statunitense George Gershwin che si terrà il giorno successivo, sempre in collaborazione con l’Università, nell’ex chiesa di Sant’Agostino. la tavola rotonda  si  concentrerà sugli sguardi reciproci fra Europa e America prima e dopo la Prima Guerra Mondiale.

Ad arricchire il ciclo, sabato 28 maggio alle ore 20, la conferenza concerto con Piero Rattalino, storico consulente del Festival, e la pianista Ilia Kim a tema Debussy sbarca nel Novecento ospitata nell’auditorium della Nuova Accademia della Guardia di Finanza.

L’ultimo appuntamento di martedì 7 giugno alle 17.30, prendendo spunto dalle composizioni di Satie, Debussy e Ravel eseguite nei programmi del Festival, si concentra sulla letteratura con Poesia, letteratura, visione attraverso le trame pianistiche francesi con lo storico dell’arte Elio Grazioli e i docenti di letteratura Fabio Scotto e Marco Sirtori. Il giorno successivo il Festival si chiuderà al Teatro Donizetti con Josef Mossali, giovane talento del Conservatorio bergamasco che calca per la prima volta il palco del Donizetti. In programma due dei maggiori compositori francesi, Debussy e Ravel.

BRESCIA

Mercoledì 27 aprile alle ore 17 all’interno dell’aula magna dell’Università nella sede di via Trieste apre il ciclo bresciano Enrico Girardi, musicologo e critico, con L’originale contributo di Ravel a un pianismo che esplora nuovi sentieri. La conferenza precede il concerto inaugurale del Festival del 29 aprile che avrà in programma Britten, Rachmaninov e Poulenc.

Il secondo appuntamento si concentra su uno dei maggiori compositori americani, universalmente conosciuto per la sua Rapsodia in blu: George Gershwin. Martedì 10 maggio alle ore 17 la tavola rotonda Un americano in America. Il mondo di George Gershwin precede il concerto a San Barnaba di François-Joel Thiollier, dedicato interamente al re del jazz sinfonico. La musicologa Gaia Varon dialoga con lo storico dell’economia Giovanni Gregorini, lo studioso di letteratura inglese e anglo-americana Francesco Rognoni, lo scrittore e docente di letteratura italiana ì Giuseppe Lupo, e con lo storico del cinema Massimo Locatelli.

Chiude il ciclo domenica 29 maggio alle 17 all’interno del Centro Paolo VI Impressioni e fantasie. Immaginari pianistici a confronto con la musicologa Gaia Varon, Davide Vago, esperto di letteratura francese, Lucia Mor, docente di letteratura tedesca e lo storico dell’arte Paolo Bolpagni. La sera del 29 maggio il Teatro Grande di Brescia ospita il debutto della pianista francese Hélène Grimaud con un programma incentrato sugli autori francesi di inizio Novecento.

 Scarica il programma