Programma e calendario 2004

Il pianoforte e il teatro

Per la sua 41esima edizione dedicata al tema “Il pianoforte e il teatro” il Festival torna alla tradizionale formula tematica (abbandonata solo nel 2003 per il Quarantennale), con un originale programma focalizzato sulla “teatralità musicale” nei suoi rapporti con il pianoforte: un vasto e spettacolare territorio di trascrizioni, parafrasi, fantasie e variazioni su opere liriche e balletti.

È previsto anche un omaggio al compositore cèco Antonín Dvořák nel centenario della morte – avvenuta a Praga nel 1904 – che ha consentito di riascoltare capolavori amatissimi come la Sinfonia “Dal Nuovo Mondo”  e il Concerto op.104 per violoncello e orchestra, protagonista Mischa Maisky con la Prague Philharmonia diretta da Bělohlávek, e importanti lavori cameristici con il Quintetto Domenico Nordio e i suoi Amici.

L’inaugurazione si è aperta con il Requiem di Verdi che hanno visto protagonisti, con quattro eccellenti solisti di canto, l’Orchestra Sinfonica e il Coro Sinfonico Giuseppe Verdi di Milano, diretti da Riccardo Chailly.

In prima esecuzione assoluta l’Orchestra del Festival e il Coro Vox Áltera diretti da Roberto Tolomelli hanno eseguito l’Oratorio “Passio Christi” composto nel 2003 dal bresciano Giancarlo Facchinetti.

La Filarmonica Toscanini diretta da Lorin Maazel ha proposto un programma dedicato a Wagner, autore che con Verdi costituiva il secondo pilastro del “tema” del Festival 2004.

La Philharmonie der Nationen, celebre orchestra giovanile europea fondata e diretta dal pianista Justus Frantz ha eseguito per la prima volta nelle città del Festival la “Sagra della primavera” di Stravinsky, il celeberrimo balletto che con la sua arditezza sconvolse il mondo musicale di Parigi alla prima esecuzione, nel 1913.

La Prague Philharmonia, già più volte ospite del Festival, si è prodotta in quattro serate: due con il violoncellista Mischa Maisky solista nel Concerto di Dvořák (nel centenario della scomparsa di tale autore) e due con la pianista Martha Argerich, ormai ospite abituale della manifestazione e solista in questa occasione nel Concerto in la minore di Schumann. I direttori sono stati rispettivamente Jiří Bělohlávek e Pier Carlo Orizio.

Nel 9° anniversario della scomparsa di Arturo Benedetti Michelangeli, il 12 giugno ha suonato la pianista russa Maria Stembolskaia, prima classificata al recente Concorso Busoni di Bolzano, che vide Michelangeli tra i suoi fondatori. Molto qualificata la rappresentanza cameristica che prevedeva recital di lirica con Daniela Dessì e Fabio Armiliato, serate con il duo Viktoria Mullova-Katia Labèque e il Quintetto Domenico Nordio e i suoi amici.

Nella schiera dei protagonisti dei recital pianistici emergono i nomi di Sokolov, Volodos (con una Carmen da lui stesso “rivisitata”), Pletnev, Hamelin (per la prima volta al Festival), il “pianista attore” Thiollier, in compagnia dei più giovani Bellucci (per la prima volta a Brescia, e tra l’altro con una momumentale trascrizione lisztiana della Sinfonia fantastica di Berlioz); Cominati (per la prima volta a Bergamo dopo il successo bresciano del 2003), Ilia Kim e Rossana Tomassi Golkar (quest’ultima nella serata dedicata a Franco Mannino, ospite il compositore stesso).