Mozart, Schumann, Šostakovič
Anche per la 43esima edizione il Festival mantiene la sua fisionomia di manifestazione a tema, cogliendo lo spunto offerto dalle tre maggiori ricorrenze centenarie dell’anno: i 250 anni dalla nascita di Mozart, i 150 dalla morte di Schumann, e i 100 anni dalla nascita di Šostakovič.
L’edizione è dedicata all’illustre figura del direttore d’orchestra, compositore e saggista di vasta cultura Gianandrea Gavazzeni, bergamasco di nascita, grande amico del Festival e di Arturo Benedetti Michelangeli nel decennale della scomparsa. Insieme al bresciano Benedetti Michelangeli, Gavazzeni ha rappresentato un significativo punto di riferimento per il Festival, che peraltro gli aveva già dedicato nel primo anniversario della morte, la 34sima edizione nel 1997.
A Gavazzeni sono state in particolare dedicate: la grande serata al Teatro Donizetti di Bergamo con protagonista la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly, con la partecipazione di Chiara Taìgi, e il concerto del 4 giugno al Grande di Brescia, dove la Filarmonica della Scala si presenterà sotto la guida di un giovane talento della bacchetta come Robin Ticciati, con pregevoli voci già felicemente sperimentate in sede scaligera.
Le serate inaugurali dedicate a Šostakovič hanno visto protagonista la Filarmonica di San Pietroburgo diretta da Yuri Temirkanov con solista il pianista Denis Matsuev. A seguire la Filarmonica Arturo Toscanini con Lorin Maazel, l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia diretta da sir Andrew Davis, l’Orchestra da camera di Mantova diretta da Umberto Benedetti Michelangeli, solista Gerhard Oppitz, l’Orchestra Sinfonica nazionale Lituana diretta da Pier Carlo Orizio, solista Enrico Bronzi e infine l’Orchestra del XVIII secolo diretta da Frans Brüggen.
A Radu Lupu, in recital in entambe le città, è stato conferito il Premio Michelangeli 2006.
Sempre nutrita la schiera dei solisti, dagli “storici” amici del festival come Sokolov, ai giovani Cascioli, Romanovsky e Vacatello, a Angela Hewitt, Fazil Say e Piotr Anderzewski (per la prima volta ospiti della manifestazione), alla schiera dei cameristi tra i quali spiccano i nomi di eccellenti archi come Sergej Krylov, Domenico Nordio, Roberto Noferini, Luca Ranieri, Wen-Sinn Yang e Silvia Chiesa, nonchè del clarinettista Vincenzo Mariozzi.