Programma e calendario 2007

Beethoven, Pärt: i suoni dell’anima

Il 44° Festival era dedicato a Beethoven e al compositore contemporaneo estone Arvo Pärt. La musica contemporanea è ritornata quindi al Festival, dopo che dal 1969 al 1985 le era stata dedicata una rassegna specifica. È ritornata in grande stile come parte integrante del filone tematico principale.

Arvo Pärt sui gradini del ridotto del Teatro Grande di Brescia

È stato costruito un programma che prevedeva in simbolica alternanza il Credo di Pärt, la Fantasia Corale di Beethoven, Festina Lente di Pärt e la Prima Sinfonia di Beethoven. Un programma monografico su Pärt – alla cui definizione ha partecipato attivamente il compositore – è stato eseguito il 19 e il 20 maggio dalla Tallinn Chamber Orchestra e dall’Estonian Philharmonic Chamber Choir diretti da Tõnu Kaljuste, grande specialista della musica pärtiana.

Il Festival 2007 ha avuto il suo grande prologo nel concerto che ha avuto luogo sabato 14 aprile al Donizetti di Bergamo con una delle più famose e importanti orchestre al mondo, i Wiener Philharmoniker, diretti da Georges Prêtre. In programma la Quarta Sinfonia di Brahms e la Settima di Beethoven. Se per Prêtre si trattava di un ritorno al festival dopo 15 anni (l’ultima partecipazione nel 1992 alla guida dell’Orchestre National de France) per l’orchestra viennese era una prima assoluta.

Georges Prêtre e Agostino Orizio

Altro grande appuntamento è quello che ha visto Kurt Masur dirigere l’Orchestre National de France il 16 maggio a Brescia. Il programma, comprendeva la Quinta Sinfonia di Beethoven e “La Grande” di Schubert.

Alcune scelte interpretative hanno caratterizzato l’esecuzione dei primi quattro concerti per pianoforte e orchestra: per i primi due si è avuta la grande novità della presenza del fortepiano con Kristian Bezuidenhout accompagnato da una rinnovata Orchestra del Festival; il Terzo e il Quarto Concerto sono stati affidati invece a un grande conoscitore del periodo classico, Alexander Lonquich, il quale era impegnato nella doppia veste di solista e direttore dell’Orchestra del Festival.

Pier Carlo Orizio ha diretto la Camerata Salzburg con solista nel Concerto per violino op.61 di Beethoven Salvatore Accardo, e il pianista Alexei Lubimov, musicista molto amato dal compositore, per “Lamentate” per pianoforte e orchestra di Pärt.

Tra i pianisti ospiti di questa edizione Evgenij Kissin, Fazil Say, Grigory Sokolov, Andrea Lucchesini e per la prima volta il norvegese Leif Ove Andsnes.