Chopin e Bernstein. The joy of music
Proseguendo nel cammino intrapreso nella scorsa edizione, con la scelta del Direttore Artistico Pier Carlo Orizio di affiancare nel programma opere di un compositore classico a quelle di un compositore contemporaneo, l’edizione 2008 è stata dedicata a Chopin e Bernstein. Con soddisfazione si è riusciti a ripetere il grande successo di pubblico e critica dell’edizione passata, della quale era stata particolarmente apprezzata la politica di rinnovamento, saldamente ancorata a una storia e una tradizione che vanno preservate e fatte conoscere alle nuove generazioni. Si sono esplorati mondi diversi senza cercare parallelismi e affinità. Di Chopin è stato eseguito il Secondo Concerto per pianoforte e orchestra e un’ampia scelta del repertorio per pianoforte solo, mentre di Bernstein si è evidenziata la vitalità, l’esuberanza e la gioia comunicativa sulle quali si fondava la sua opera.
Ed è stata la musica di Leonard Bernstein ad aprire il Festival 2008. I concerti inaugurali hanno visto l’Orchestra Filarmonica di Monte Carlo diretta da John Axelrod, con Fazil Say solista, impegnata e nella Sinfonia n.2 The Age of Anxiety. Completava il programma la Rapsodia in blu di Gershwin. Le pagine per pianoforte solo di Chopin sono state eseguite sia da artisti già noti e molto apprezzati dal pubblico di Brescia e Bergamo come Grigory Sokolov, Alexander Romanovsky, Louis Lortie, Pietro De Maria, sia da artisti per la prima volta ospiti come il francese Alexandre Tharaud. Per quanto concerne invece i concerti per pianoforte e orchestra del compositore polacco, l’esecuzione del Concerto n.2 era affidata all’Orchestra di Padova e del Veneto, diretta dal giovane Andrea Battistoni – ventenne di grande talento che il Festival ha ritenuto di dover presentare a una platea importante – con l’appena sedicenne Leonora Armellini solista.
La musica di Leonard Bernstein ritornava nei programmi di due grandi orchestre: la Filarmonica della Scala e la Filarmonica di San Pietroburgo. Del compositore americano l’orchestra scaligera, in occasione di un concerto ospitato proprio al Teatro alla Scala, ha proposto, sotto la direzione del talento venezuelano Gustavo Dudamel, i Chichester Psalms insieme alla Prima Sinfonia di Mahler, autore del quale, tra l’altro, Bernstein era grandissimo interprete.
Yuri Temirkanov ha diretto invece l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo nell’Ouverture da Candide di Bernstein, insieme al Concerto per pianoforte n.2 di Rachmaninov, con la partecipazione solistica di Denis Matsuev.
Completavano il cartellone alcuni concerti “fuori tema” affidati a orchestre di altissimo livello quali la Kremerata Baltica, con Gidon Kremer nella doppia veste di direttore e violino solista, e la Budapest Festival Orchestra diretta da Iván Fischer.
Una menzione particolare meritano infine i concerti commemorativi dedicati ad Aldo Moro nel trentennale della scomparsa, realizzati in collaborazione con l’Accademia di Studi Storici Aldo Moro: il 10 maggio a Brescia e l’11 a Bergamo, l’Orchestra e il Coro del Teatro Verdi di Trieste sono stati diretti da Pier Carlo Orizio nella Messa da Requiem di Verdi.