Rotta a Oriente. Da Bach alla Cina
Per un Festival saldamente ancorato alla sua vocazione pianistica, l’avventura verso territori inesplorati ha avuto il suo ideale punto di partenza nel padre della musica occidentale: Johann Sebastian Bach. All’opera del genio di Eisenach, nel corso degli anni, la nostra manifestazione ha già dedicato ampio spazio, ma Bach è talmente grande e complesso, che ogni volta che lo si affronta, emergono particolari nuovi. Da qui ha avuto origine il nostro immaginario viaggio verso oriente che, nel concreto, si è tradotto in una rilevante presenza nel programma del Festival 2009 di musiche, solisti e orchestre cinesi, a partire già dalla serata inaugurale con la China Broadcasting Chinese Orchestra che, sotto la bacchetta di Pang Kapang, si è fatta ambasciatrice della tradizione musicale cinese.
Tan Dun può essere considerato il “compositore in residenza” del Festival 2009. È stato per qualche giorno ospite della manifestazione e il 16 e il 17 maggio ha diretto personalmente l’Orchestra di Padova e del Veneto, nell’occasione in collaborazione con l’Orchestra del Festival, nell’esecuzione di Paper Concerto e The Map, brani di straordinaria suggestione. Oltre che nel concerto inaugurale, altre composizioni di Tan Dun sono state ascoltate nei concerti della Beijing Symphony Orchestra e della Hong Kong Sinfonietta, guidate rispettivamente da Tan Lihua e Yip Wing-sie.
Lang Lang, carismatico pianista dalla tecnica sopraffina e contagiosa energia, definito dal New York Times “l’artista più richiesto sulla scena internazionale della musica classica”, è stato invece protagonista di un recital il 3 maggio a Brescia e in quella occasione ha ricevuto il decimo Premio Arturo Benedetti Michelangeli istituito in collaborazione con la Fondazione CAB.
Da sottolineare anche la presenza del celebre percussionista Li Biao, il quale è stato impegnato con la Beijing Symphony nel Concerto per percussioni e orchestra di Guo Wenjing, brano che ha trovato la prima esecuzione mondiale proprio nel corso della tournée europea che orchestra e solista hanno effettuato nella primavera 2008.
Per chiudere la panoramica riguardante il capitolo Cina, si ricorda lo strepitoso recital della giovane Yuja Wang, astro nascente del pianoforte e già corteggiatissima dalle maggiori istituzioni musicali.
Hanno arricchito il programma ritorni prestigiosi come quello di Grigory Sokolov, Premio Michelangeli della scorsa edizione, e novità assolute di grande livello come la Russian National Orchestra con Alexander Toradze e L’Orchestre Philharmonique du Luxembourg con Nikolai Lugansky al pianoforte. Daniele Gatti ed Emanuel Ax, entrambi alla loro prima partecipazione al Festival, sono stati impegnati con l’Orchestre National de France in un doppio appuntamento che si è rivelato di estremo interesse.