Concerto straordinario per la beatificazione di Papa Paolo VI
Riccardo Muti è stato ospite a Brescia il 19 maggio per il Concerto straordinario per la beatificazione di Papa Paolo VI, promosso con l’Istituto Paolo VI, e a Bergamo il 20 maggio.
La storia del Festival si è spesso intrecciata con la persona e la figura del beato Giovanni Battista Montini, proclamato beato nell’ottobre 2014. Il concerto per la beatificazione di Paolo VI si colloca a cinquant’anni di distanza dal concerto che un giovane Riccardo Muti, ancora studente, tenne per Papa Paolo VI nel 1965 in Vaticano alla guida dell’Orchestra e del Coro del Conservatorio di Milano.
Riccardo Muti è tornato al Festival dopo il trionfale successo del concerto con la Chicago Symphony Orchestra del 2012. In precedenza il Maestro fu ospite del Festival nel 1996, 1999, 2000 e 2005, anno in cui gli fu conferito il Premio Arturo Benedetti Michelangeli.
Muti ha diretto l’Orchestra Cherubini, da lui fondata nel 2004, alla quale si è unita una selezione della Filarmonica del Festival.
Il programma era originale e per certi versi inconsueto. Innanzi tutto per la presenza del Concerto per violino e orchestra n. 7 in re maggiore K 271a di Mozart, pagina poco nota. Solista era l’austriaco Rainer Küchl, già Konzertmeister dei Wiener Philharmoniker. Il concerto per violino è stato preceduto dalla brillante Ouverture in do maggiore nello stile italiano D 591 di Schubert. La seconda parte era interamente dedicata a Giuseppe Verdi, del quale Muti è interprete impareggiabile. Da “I vespri siciliani” sono stati eseguiti la Sinfonia e i ballabili del terzo atto.
Convegno dedicato ad Arturo Benedetti Michelangeli
In chiusura, venerdì 12 giugno, il Ridotto del Teatro Grande di Brescia ha ospitato un convegno, promosso dal Festival in collaborazione con la Fondazione Cab, con la Fondazione del Teatro Grande e con il Centro di Documentazione “Arturo Benedetti Michelangeli”, dedicato alla figura di Arturo Benedetti Michelangeli nel 20° anniversario della scomparsa.