Verso il 59°Festival

Due edizioni per rileggere il Novecento: dal ricordo di Agostino Orizio a Capitale della Cultura

Il Festival si prepara a un biennio straordinario: per la prima volta articolerà il proprio tema su due anni, lanciando un fil rouge che farà da sfondo alle importanti ricorrenze che il Festival vivrà nel 2022 e nel 2023.

Il tema 2022-23

Il 59° e il 60° Festival, anno in cui le due città condivideranno il titolo di Capitale della Cultura, saranno concepiti come una grande antologia che percorrerà il Novecento. “La nostra rilettura del Novecento mira a correggere l’immagine, ancora oggi prevalente, di un secolo cupo e drammatico. La musica, come uno specchio fedele della vita e dalla Storia, non ha descritto solo la tragedia e la devastazione della guerra, ma ha saputo restituire al pubblico tutto lo spettro di emozioni di cui è capace, primo fra tutti il desiderio di tornare a vivere.

Con quest’approccio vogliamo spingere il pubblico lontano dal pregiudizio di una musica difficile e oscura, presentando i brani più rappresentativi e iconici di quell’epoca densa di correnti e cambiamenti”

spiega il direttore artistico Pier Carlo Orizio. Nel 2022 il Volume 1 conterrà opere della prima metà del secolo, tenendo come spartiacque il 1939. La seconda parte partirà dalla Seconda Guerra Mondiale con lo sguardo rivolto in particolare verso la contemporaneità.

Agostino Orizio, 100 anni di musica

Nel 2022 il Festival ricorderà un anniversario molto sentito, il centenario della nascita del fondatore Agostino Orizio. Grande artista e organizzatore, motore del Festival per oltre 40 anni, il Maestro aveva già compreso nel 1964 il potenziale di un’iniziativa culturale comune alle due città.

Un appuntamento speciale in ricordo del maestro Agostino anticiperà la 59esima edizione: il 19 aprile il Teatro Grande di Brescia ospiterà un concerto straordinario con Martha Argerich. Legata fin dalla quarta edizione (1967) al Festival e in particolare al maestro, Martha Argerich si esibirà diretta da Pier Carlo Orizio e accompagnata dalla Filarmonica del Festival. Prossimamente i dettagli riguardo al programma e alle modalità di acquisto.

Gli artisti del 59°Festival

Ancora tutti da svelare i pianisti e le orchestre ospiti della prossima edizione.

Oltre a Martha Argerich, eletta madrina del 59°Festival, ritorneranno a Brescia e a Bergamo due grandi artisti internazionali che sono ormai considerati ‘di casa’: già confermati Arcadi Volodos e Grigory Sokolov, immancabile la sua presenza sui palchi delle due città. Tra le star emergenti il Festival ospiterà per la prima volta Alexander Gadjiev, pianista goriziano fresco vincitore del secondo Premio al Concorso Chopin di Varsavia, in cui con la sua Sonata op.35 ha meritato anche il Krystian Zimerman Prize per la miglior performance.
Tra i giovani talenti internazionali, il 2022 segnerà il debutto della pianista cinese Ying Li, 23enne vincitrice della prima edizione del Premio Internazionale Antonio Mormone presieduto da Evgeny Kissin, e poche settimane fa a New York del prestigioso Young Concert Artist.

2023 Capitale italiana della cultura

Il cammino verso il 2023 inizia dunque già dall’anno prossimo, in un viaggio artistico che porterà le due città alla scoperta del grande patrimonio musicale del Novecento. Un viaggio possibile solo grazie al know-how frutto di decenni di esperienza. Racconta la presidente Daniela Gennaro Guadalupi:

“Dal 1964 il Festival è il ponte di congiunzione tra Brescia e Bergamo. Una vera e propria eredità che il Festival condivide con le sue città, riconosciute come punto di riferimento del mondo pianistico. Le nostre città hanno iniziato un cammino importante, a cui il Festival collaborerà con entusiasmo. Festeggiare il 60esimo anno di attività nell’anno di Capitale della Cultura sarà per noi il coronamento di un percorso da condividere con la comunità, ospitando grandi interpreti e promuovendo sempre di più la diffusione della musica”.

“La collaborazione in campo culturale tra Brescia e Bergamo che caratterizzerà l’anno 2023 trova un suo ideale modello nel Festival Pianistico Internazionale, che lega le due città lombarde da oltre 57 anni – queste le parole del sindaco di Brescia Emilio del Bono – Il Maestro Agostino Orizio ha dedicato una vita intera a far crescere e a promuovere il Festival da lui ideato: è grazie alla sua “creatura” che oggi il nome di Brescia è associato a quello di grandi pianisti di fama internazionale, come Martha Argerich, tra le presenze più fedeli del Festival.  Dedicando al Maestro Orizio la prossima edizione del Festival non soltanto si rende omaggio a chi ha speso energie e sforzi per portare questa kermesse ai livelli che conosciamo, ma si celebra anche il sodalizio tra Brescia e la sorella Bergamo, in preparazione dell’anno in cui saranno Capitale italiana della Cultura”.

“L’intuizione di un ponte tra Bergamo e Brescia nel segno della cultura – commenta il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – parte da molto lontano se ci riferiamo al nostro Festival Pianistico. Una manifestazione che, pertanto, non potrà che giocare un ruolo da protagonista all’interno del palinsesto che stiamo costruendo in vista del grande appuntamento con Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. Il modello che il Festival è stato capace di costruire in questi ultimi 60 anni, infatti, è quello che intendiamo replicare, in tanti ambiti diversi, per realizzare l’alleanza tra le nostre due città: la Capitale della Cultura non vuol essere un punto di arrivo, bensì il punto di partenza di un rapporto che siamo certi possa consentire ai nostri territori di esprimere al meglio tutte le proprie potenzialità e, soprattutto, di migliorarne l’attrattività, sotto tutti i punti di vista. Sono certo che il programma che gli organizzatori hanno ideato non deluderà chi da sempre segue il Festival e spero sia capace di attrarre nuovo pubblico nelle platee dei nostri due grandi teatri”.