Beethoven, Schubert e la visione Rattalino
“Con le note sbagliate” La prima docuserie del Festival in onda su Rai 5
“Si può fare la musica giusta con le note sbagliate?”
Secondo Piero Rattalino, scrittore e storico della musica che il 18 marzo compirà 90 anni, la risposta è sì.
“Suonare la musica giusta con le note sbagliate non significa suonare in modo trascurato e approssimativo. Significa invece abbandonarsi alla ispirazione che coglie le attese inespresse del pubblico e bada a soddisfarle senza farsi condizionare dal mito della impeccabilità” spiega Piero Rattalino.
L’idea è nata da una fitta corrispondenza tra il direttore artistico Pier Carlo Orizio e Piero Rattalino, storico della musica e consulente del Festival fin dagli anni ‘80.
“Questi tempi di incertezza necessitano di risposte nuove e ed originali – racconta Orizio – Il 2020 è stato l’anno che ci ha visto non solo programmare ex novo un Festival in presenza, ma anche sperimentare un nuovo modo per raccontare la musica, investendo in un concept adatto al mezzo televisivo. Credo che la capacità del Maestro di divulgare la musica e di riflettere sul presente non abbiano eguali e meritino quindi di essere condivise con un pubblico che vada ben oltre quello degli addetti ai lavori”.
Con una drammaturgia che tralascia i tecnicismi a favore delle motivazioni poetiche dell’arte, il Maestro propone una lettura alternativa di alcune delle più rilevanti pagine pianistiche di Beethoven e Schubert. Ad affiancare la narrazione, le esecuzioni di 6 noti interpreti del panorama italiano: Federico Colli, Alessandro Taverna, Giuseppe Albanese, Maurizio Baglini, Ilia Kim e Giovanni Bellucci.
Rattalino infatti non si limita ad una parentesi storica, ma apre una riflessione più ampia attorno a temi di grande attualità per il mondo culturale: dal ruolo della musica che si candida a diventare “palestra dell’emozione” al nuovo ruolo dell’interprete, non semplice esecutore ma strumento necessario per trasmettere l’emozione; dalla necessità della conquista di un pubblico sempre più vasto, al senso dello spettacolo dal vivo in una società digitale.
Il progetto è stato realizzato grazie al contributo straordinario di Fondazione TIM, al sostegno del Gruppo Intesa Sanpaolo e vede come Media partner Rai Cultura, Rai 5 e Rai Radio 3.

Contenuti extra
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La produzione
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Rassegna stampa
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